Qualche giorno e aggiungo un altro anno. E' solo un calendario che segna il tempo? Non lo so, so solo che non è facile, che se ne dica, affrontare nuove rughe, vedere il corpo che cambia, accettare di dimenticare parole e impararne di nuove, come menopausa, osteoporosi, tinta etc.
Non è facile vedersi cambiare, accettarsi cambiare, inoltre, guardare avanti è improvvisamente diverso, è più pesante, necessita di valutazioni attente e ponderate.
Sì mi pesa, mi pesa aggiungere un altro anno, e non è solo una faccenda anagrafica. Mi pesa rendermi conto che le cose sarebbero potute andare diversamente, di aver sbagliato qualche conto, di essermi pensata quasi eterna. E come non bastasse, odio andare in palestra!
Tutte le belle frasi sulla magia dell'invecchiare mi infastidiscono particolarmente.
Certo avere vent'anni non mi salverebbe, prima o poi sarei di nuovo qui e l'eternità oltre a una prospettiva di noia im-mortale, non è comunque prevista.
Quindi? nessuna alternativa?
Mentre faccio questi pensieri arrivo al risultato di sempre, che si concretizza in una frase di Daniel Pennac: invecchiare è l'unico modo conosciuto per non morire giovani!
E in queste parole trovo il senso di tutto e ho voglia di festeggiare, anche in anticipo. Dimentico le rughe, la palestra e tutte queste inutili vanità e festeggio la vita con tutto quello che mi ha portato e che ancora mi porterà.
Compio nuovamente la vita e con grande onore la vivo!!!